Speciale 26 Dicembre: da Federico II a Santo Stefano passando per Melfi, tre temi correlati tra loro
Oggi, 26 Dicembre, il mondo, l’Europa, l’Italia, ed in particolare la Basilicata, con Melfi e Lagopesole, festeggiano due avvenimenti molto importanti:
- La festività di Santo Stefano, primo martire cristiano;
- La nascita di Federico Ruggero Costantino di Hohenstaufen, detto Stupor Mundi.
Santo Stefano è festeggiato il 26 Dicembre (subito dopo la nascita di Gesù) perché è il primo martire nella cui figura si realizza l’imitazione di Cristo.
Il nome Stefano deriva dal greco e significa “incoronato”.
Di Stefano, primo martire cristiano, non è nota con certezza la provenienza.
Di sicuro Stefano è stato uno dei primi giudei che ha seguito il Cristianesimo, rivestendo il ruolo di Diacono di Gerusalemme.
Stefano fù arrestato dopo la Pentecoste e lapidato.
Alla sua morte era presente Saulo, che sarebbe diventato successivamente Paolo Di Tarso e che (raccogliendo l’eredità spirituale di Santo Stefano) avrebbe avuto il ruolo di Apostolo delle Genti.
Le reliquie di Santo Stefano, a causa delle razzie dei crociati, sono diffuse in tutta Europa.
Si dice che molti miracoli avvennero solo toccandole o visitando la tomba in cui era sepolto il Santo.
Da Santo Stefano avanziamo di due secoli e ricordiamo che il 26 Dicembre è anche il giorno della nascita dello Stupor Mundi.
Federico, Re di Sicilia, Duca di Svevia, Re dei Romani, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Gerusalemme fu davvero la “Meraviglia del Mondo” per la sua epoca.
Nacque a Jesi, il giorno di Santo Stefano del 1194.
Sua madre, Costanza d’Altavilla, era una donna quarantenne che oggi definiremmo “matura” e che per quei tempi era decisamente anziana, se non addirittura vecchia, soprattutto come madre.
Rimase incinta dopo quasi nove anni di matrimonio infecondo.
Per fugare ogni dubbio sulla maternità fece erigere un tendone nella pubblica piazza di Jesi per dare alla luce suo figlio.
Il regno di Federico fu caratterizzato da uno scambio culturale non indifferente: la sua corte pullulava infatti di studiosi di cultura greca, latina, araba, ebraica e germanica.
Anche se venne cresciuto da un Papa, Innocenzo III (che lo accolse dopo la morte dei genitori), fu un altro Pontefice, Gregorio IX, a scomunicarlo perché considerato l’Anticristo.
Mirabili opere sono rimaste del suo passaggio: dai castelli alle fortezze, ma quelle che ricordiamo maggiormente sono legate proprio al mondo della cultura, come le Costituzioni Melfitane.
Amante della caccia con il Falcone, ancor oggi ammiriamo immagini che lo ritraggono mentre esercita la nobile arte della falconeria.
Fù così che il bambino non più atteso e nato tardi, divenne il Puer Apulie, l’Aquila e il Cesare, il Martello del Mondo ma soprattutto, lo Stupor Mundi.
Proprio a Melfi, c’è un posto che accomuna Santo Stefano e Federico II!
É la famosissima Cripta di Santa Margherita (una chiesa rupestre scavata nel tufo vulcanico che si trova nel territorio tra Melfi e Rapolla).
La chiesa è interessante per i numerosi affreschi che ricoprono le pareti.
Famosissimo quello del “Contrasto dei Morti e dei Vivi”.
Alcuni studiosi vi vedono raffigurati l’Imperatore Federico II di Svevia, la moglie Isabella d’Inghilterra ed il figlio legittimo Corrado IV.
Altro affresco importante della Cripta è quello del martirio di Santo Stefano.
Ma non è l’unico luogo a Melfi a parlare del primo Martire della cristianità…
Sempre nella cittadina federiciana, la Chiesetta delle Spinelle originariamente era dedicata proprio a Santo Stefano.
Tutti segni della venerazione verso un Santo che ci fanno comprendere meglio quanto la sua figura fosse importante per questa città.
Per questo, a Melfi, il 26 Dicembre è un giorno speciale che lega la figura di Federico II a quella di Santo Stefano, il primo santo della cri
Facciamo gli Auguri di Buon Onomastico a tutti coloro che portano il suo nome!
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