La rosa di Padre Pio alla Madonna di Pompei
Padre Pio ebbe verso la Santissima Vergine del Rosario di Pompei un vero e proprio amore filiale, cosa che lo portò in pellegrinaggio almeno tre volte in quel santuario.
Non aveva ancora 14 anni quando si recò la prima volta a Pompei, nel 1901; vi ritornò da giovane sacerdote verso la metà del mese di novembre 1911.
Con la parola e con la pratica, fu Apostolo del rosario. Era il frate del rosario. Lo portava sempre avvolto alla mano o al braccio, come fosse un monile o uno scudo. Il rosario era la preghiera preferita: lo recitava più volte al giorno, decine su decine, fu un insaziabile divoratore di Rosari. Morì stringendo la corona del rosario in mano.
Poco prima di morire, Padre Pio, decise di donare una rosa alla Madonna di Pompei.
Come racconta Fra Tarcisio da Cervinara in “Padre Pio e la Madonna” (Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo 1993)
«Il 20 settembre 1968, in occasione del 50° anniversario della impressione delle Stigmate visibili nella carne del Padre, un napoletano offrì al Padre Pio un fascio di rose rosse.
Lo Stigmatizzato del Gargano, visibilmente commosso, estrasse una rosa da quel fascio, la mise tra le mani di quel cuore gentile, e gli disse: “Porta alla Madonna di Pompei questa rosa per me!”».
Il fortunato donatore, si legge nella ricostruzione di fra Tarcisio,
«fu felicissimo dell’incarico avuto. Portò a Pompei la rosa. Pregò una Suora del santuario di porre dinanzi al quadro della madonna la rosa inviata da Padre Pio. La Suora, al suono di quel nome, festante, inserì con fervorosa pietà quel fiore tra gli altri che erano innanzi a Maria».
La rosa di Padre Pio alla Madonna di Pompei
Il 23 Settembre, «allorché il Serafino di Pietrelcina era già volato al cielo, la Suora, nel togliere i fiori dinanzi alla Madonna, si accorse che, mentre tutti gli altri erano appassiti, la rosa di Padre Pio era ancora fresca, profumata, olezzante. Era ritornata però, richiudendosi, un soave e grazioso bocciolo».
Un segno, conclude fra Tarcisio, «dato dal cielo per indicare che quel bocciolo si era aperto nel tempio di lassù per restare immarcescibile rosa dinanzi al trono celeste di Maria».
Ecco la teca custodita presso il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei
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