Melfi, il 25 Novembre la Porta Venosina si tinge di Rosso contro la violenza sulle Donne
Il 25 Novembre ricorre la Giornata Mondiale Contro la Violenza Sulle Donne, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
La data ricorda le sorelle Mirabel, attiviste politiche, barbaramente bastonate, incarcerate e strangolate da agenti del servizio di informazione militare di Santo Domingo nel 1960.
La violenza sulle donne ha radici molto antiche ma solo negli ultimi tempi si è sollevato il velo di omertà su una situazione diventata sempre più insostenibile.
Anche la città di Melfi, nella giornata odierna ha onorato questa ricorrenza con un Flash Mob organizzato dalla Fidapa Sezione di Melfi.
L’intento è stato quello di dar voce alle donne vittime di femminicidio.
Come ha precisato la presidente della Fidapa Licia Carbone
“la nostra testimonianza stasera è un monito a tutti nel ricordare che la vita non è proprietà di nessuno e d’amore non si muore”
Presenti anche il Sindaco di Melfi Giuseppe Maglione e l’assessore alle Pari Opportunità Pamela Montanarella.
Durante il Flashmob, palloncini rossi hanno sostituito le Scarpe Rosse, simbolo di questa giornata. I palloncini, con i nomi di tutte le donne che hanno perso la vita dall’inizio dell’anno sino ad oggi sono stati liberati nel cielo.
Inoltre, questa sera, la Porta Venosina è illuminata di rosso a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.
Melfi, il 25 Novembre la Porta Venosina si tinge di Rosso contro la violenza sulle Donne
Devi difendere te stessa. Combattere per te stessa.
Ripeterti cento volte, e ancora cento, che la persona che commette violenza – piccola o grande – SCEGLIE di farlo.
Che nessuna tua azione, parola o caratteristica può essere considerata una giustificazione.
Che quando una persona sceglie di farti del male, di umiliarti, di aggredirti fisicamente o verbalmente, di minacciarti, di isolarti, tu non sei responsabile per le sue azioni.
Lui/lei lo è.
Non è colpa tua.
Per favore, ripetilo fino alla nausea, fino ad addormentarti e svegliarti con queste parole.
NON È MAI COLPA TUA!
LA COLPA NON È LA TUA NE’ DI DOVE ERI NE’ DI COME VESTIVI
Ricordate sempre che la colpa di un abuso è SOLO di chi sceglie di compierlo, e mai della vittima.
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