Anche quest’anno si è svolta a Melfi la processione in onore della Madonna del Carmine.
Ma da dove ha origine questa festività?
La festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo o anche del Carmine (in prestito dal corrispondente spagnolo Virgen del Carmen) fu istituita per commemorare l’apparizione mariana che il presbitero inglese Simone Stock asserì essere avvenuta il 16 luglio 1251.
Durante la celebrazione che stava svolgendo, questi avrebbe ricevuto dalla Vergine uno scapolare e la rivelazione di privilegi connessi alla sua devozione.
Lo scapolare è un grembiule usato dai monaci durante il lavoro per non sporcare la tonaca.
Messo sulle scapole, lo scapolare è una parte dell’abito che usano ancora oggi i carmelitani.
Con il tempo si è stabilito uno scapolare ridotto da dare ai fedeli laici. In questo modo, chi lo usa può partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, tra le quali il Privilegio Sabatino.
Nella sua bolla chiamata Sabatina, Papa Giovanni XXIII afferma che chi usa lo scapolare sarà rapidamente liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte.
I vantaggi del privilegio sabatino sono stati confermati dalla Sacra Congregazione delle Indulgenze il 14 luglio 1908.
Lo scapolare attuale è fatto di due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni, che hanno da una parte l’immagine di Nostra Signora del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù (o lo stemma dell’Ordine carmelitano).
È una miniatura dell’abito carmelitano, per questo è di tela.
Chi si riveste dello scapolare passa a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna.
Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.
Di seguito le foto della Processione che si è tenuta ieri pomeriggio a Melfi in onore della Madonna del Carmine.