Sab. Nov 23rd, 2024
notte di san giovanni

E’ arrivata la notte più magica dell’anno! Tra realtà e fantasia, ecco tutti i riti propiziatori della “Notte di San Giovanni”

I riti della notte di San Giovanni

Domani, Martedí 24 Giugno 2024, si festeggia la natività di San Giovanni Battista.

Forse, però, non tutti sanno che quella tra il 23 e il 24 Giugno è chiamata proprio La Notte di San Giovanni ed è considerata la notte più incredibile dell’anno.

Nell’immaginario collettivo, è una notte magica.

Come diceva William Shakespeare, “i sogni sono veritieri e ciò che è impossibile si avvera”.

Ebbene si, tra miti e leggende, le tradizioni popolari hanno attraversato i secoli e ancor oggi è consuetudine rispettarne qualcuna.

Tra le tradizioni più comuni troviamo quella della raccolta di un mazzolino di iperico (conosciuta proprio come erba di San Giovanni).

Attenzione però, l’erba deve essere messa poi all’esterno per essere bagnata dalla rugiada.

La Rugiada Di San Giovanni avrebbe poteri miracolosi e, bagnando molte erbe medicamentose le renderebbe ancora più prodigiose.

In epoca medievale questa era anche definita come la notte delle streghe.

Donne sapienti che usavano le erbe per curare le persone oppure preparare filtri e pozioni anche con effetti allucinogeni.

La pratica fitoterapica usa ancora questa tradizione, raccogliendo alcune erbe curative.

La notte tra il 23 e il 24 è soprattutto una notte dedicata all’Amore.

Il 24 Giugno è considerata, infatti, la data più propizia per il matrimonio.

Numerosissimi sono i rituali che le ragazze in cerca di marito possono provare ad eseguire esattamente a mezzanotte:

  • prendere un albume e lasciarlo in un bicchiere sul davanzale della finestra; se, il mattino, si troverà l’albume ricoperto di bollicine, entro poco troveranno un uomo bello, buono e ricco;
  • prendere tre fave: alla prima togliere completamente la buccia, alla seconda togliere la metà della buccia, e alla terza lasciarla intatta. Incartare le tre fave come caramelle con tre carte identiche, metterle sotto il cuscino e dormirci sopra. Il mattino pescandone una a caso, se la buccia è intera vuol dire che s’incontrerà un marito ricco, con mezza buccia benestante e senza buccia povero.

Un’altra tradizione antichissima che rende La Notte di San Giovanni ancora più celebre e magica è quella dei suoi mille fuochi.

Furono i Fenici i primi ad adoperarsi per questa usanza, essi infatti adoravano il dio Moloch (citato nell’Antico Testamento e venerato dai Cananei, nominato nel Levitico e nel libro dei Re).

Con la festa del solstizio si assisteva alla glorificazione dell’acqua, simbolo della fecondità e della purificazione, e vede San Giovanni protettore delle influenze malefiche, assicurando la rinascita della Luce.

I riti della notte di San Giovanni

Per celebrare questa notte quindi, è usanza in diversi paesi accendere fuochi. 

Nella sua versione più propriamente pagana, lo scopo del rito era quello di dar più “forza” al Sole.

A partire da quel giorno il sole si preparava a diventare sempre più “debole”, poiché le giornate si accorciavano sempre più fino al solstizio d’inverno.

Simbolicamente, il fuoco aveva una funzione “purificatrice” nelle persone che lo guardavano.

Si celebra in molte parti d’Europa, ma è particolarmente forte in Spagna (Noche de San Juan), Portogallo (Fogueiras de São João), Norvegia (Sankthans), Svezia (Midsommar), Finlandia (Juhannus) e Regno Unito (mezza estate).

Nel Vulture Melfese, precisamente a  Rionero (tradizione più recente) si usava, in questa notte, sciogliere dei frammenti di piombo e versarli in una bacinella piena d’acqua con la formula magica “a nome di San Giuann”! Gli oggettini che si formavano ti facevano capire il tuo futuro (attrezzi del mestiere….)

Condividi con i tuoi amici
error: Copyright GraphicRevolutionMelfi - All rights reserved